Commemorazioni 2 agosto

Era il 2 agosto 1980, l’orologio segnava le 10:25. Una bomba, 85 vittime e 200 feriti.

Pochi mesi fa, con la condanna all’ergastolo di Paolo Bellini si ricompone, non solo un importante tassello di quello che accadde nella strage alla Stazione di Bologna, ma si pongono anche le basi per riannodare i fili di un pezzo della storia italiana.

La memoria è, oggi più che mai, un percorso identitario che non smetteremo mai di percorrere, ed è dovere delle istituzioni essere al fianco dell’Associazione tra i familiari della strage alla stazione di Bologna nella ricerca della verità, anche a 42 anni di distanza.

Ma il 2 agosto non ricordiamo solo la strage della stazione di Bologna, ma anche quelle dell’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐜𝐮𝐬 e del 𝐑𝐚𝐩𝐢𝐝𝐨 𝟗𝟎𝟒, dove, a San Benedetto Val di Sambro, persero la vita rispettivamente 12 e 16 persone e dove, in totale, si contarono circa 315 feriti. Erano il 4 agosto 1974 e 23 dicembre 1984.

Due pagine della storia del nostro Paese, pagine immensamente dolorose, e, per tanti versi, ancora oscure.

Anche quest’anno ho avuto l’onore di rappresentare la Regione Emilia-Romagna nella commemorazione ufficiale perché è nostro dovere continuare a non arrenderci nella ricerca della verità. Ai familiari delle vittime va il mio affetto fortissimo, perché sono ferite che si rimarginano in superficie ma che non scompaiono mai nel cuore.