Questa mattina a Caorso dove si è riunito il Tavolo per la trasparenza sulla dismissione dell’impianto nucleare.
La Regione Emilia-Romagna ha continuato a seguire passo dopo passo il processo di decommissioning che in questi anni è proseguito, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria.
Oggi diamo conto dei traguardi fondamentali, attesi da tempo e finalmente raggiunti, a partire dal fatto che è stato completato il trasferimento in Slovacchia di tutti i 5.900 fusti di materiale prodotto nel periodo di funzionamento della centrale e che è partito il percorso per il deposito nazionale dei rifiuti nucleari che non sarà in Emilia-Romagna e dovrebbe essere realizzato entro il 2029.
Nei prossimi mesi il Tavolo per la trasparenza proseguirà l’impegno nel monitorare le ulteriori fasi perché questo è un percorso che vogliamo gestire con il più ampio livello di conoscenza e condivisione con tutti i soggetti coinvolti, a partire dal Comune di Caorso e di tutti i comuni della Bassa, Sogin, Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) Arpae, insieme ai rappresentanti di Legambiente e delle sigle sindacali.
Guardiamo al futuro di quest’area e proviamo a pensare a una visione strategica nuova e sostenibile.










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