Sorrisi!

Questa sera torno a casa con ancora il ricordo dei loro volto sorridenti.

Voglio farveli conoscere.

Adel è egiziano, Jolil bengalese, Bibi è afghana, Ines tunisina, Shabaz e Haji pakistani, Andrea italiano.

Ognuno di loro ha avuto una storia di accoglienza e, potrei dire, di ripartenza e, probabilmente in alcuni casi, di emancipazione.

I progetti di inclusione hanno una forza che va scoperta guardando i volti delle persone.

Ieri hanno cucinato per i profughi ucraini.

La solidarietà ricevuta è diventata un dono restituito. Quanta bellezza.

Ps: ho mangiato i loro piatti.. Top!