Inaccettabile!

L’invito del dirigente della Protezione civile del Comune di Rimini al “sabato balilla”, rivolto agli aspiranti volontari, è INACCETTABILE. Lo dico chiaramente.

Lo è perché offende la memoria di una città decorata con la Medaglia d’oro al Valor civile per il sangue versato e la distruzione subita nell’ultima guerra mondiale, una città che ha saputo scegliere aderendo convintamente alla lotta di Liberazione.

Sono sicura che anche l’Amministrazione comunale di Rimini non possa che condividere il mio pensiero.

È inqualificabile associare alla Protezione civile rigurgiti frutto di ignoranza e assenza di conoscenza. Le “ironie” in questo caso non sono ammesse, perché ritengo che rappresentino una pericolosa banalizzazione di ciò che è stato.

Credo di poter parlare a nome della Giunta della Regione Emilia-Romagna nell’esprimere profonda irritazione per un’iniziativa che suscita giusta indignazione e che va condannata in modo netto.

Essere volontari di protezione civile significa dedicarsi con generosità e gratuità all’altro, a chi è in difficoltà e ha bisogno di aiuto. Significa fare della comunità la propria bandiera e stare dalla parte della libertà: l’esatto contrario dei messaggi veicolati dall’esperienza del ventennio fascista.

Il volontariato di protezione civile è uno dei volti migliori della nostra società e non merita di essere associato ad un passato tristissimo, ad un regime violento e dispotico.

Sulla vicenda si deve chiarire al più presto: l’onorabilità della Protezione civile va preservata.