Alle celebrazioni dell’eccidio di Montesole.

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«Questa è memoria di sangue, di fuoco, di martirio, del più vile sterminio di popolo, voluto dai nazisti di von Kesselring, e dai loro soldati di ventura, dell’ultima servitù di Salò, per ritorcere azioni di guerra partigiana.»Niente meglio dell’epigrafe di Salvatore Quasimodo, sulla collina di Miana che sovrasta Marzabotto, racconta l’eccidio di Monte Sole.Per quello è un dovere oggi essere qui a commemorare dopo 76 anni quei 1830 morti per mano dei nazisti e fascisti in tempo di guerra.

Regione Emilia RomagnaGiuseppe ProvenzanoValentina Cuppi