8 marzo

Una donna che parla delle donne è credibile? Oppure chi legge penserà ad una difesa vecchio stampo della “categoria”? La festa della donna oggi è ancora necessaria o è solo consumismo e retorica? A che punto siamo con la frontiera dei diritti rispetto a 10 anni fa? Un po’ di interrogativi che forse si fanno diverse persone, magari appunto le donne. Ma queste domande non mi sono venute in mente oggi, che è l’8 marzo, ma un po’ di tempo fa quando, dialogando con un cittadino su un noto social,  l’aggettivo che mi sono meritata è: “rincoglionita”,  perché affermavo l’importanza di avere più donne in alcuni ruoli chiave. Allora mi sono detta: “beh si, forse è ancora il momento di parlare della questione femminile”.  Un ‘indagine promossa dall’Ocse dimostra come anche il livello di competitività del nostro paese potrebbe essere migliore con una maggiore occupazione femminile, i dati infatti dimostrano che a 15 anni le ragazze italiane raggiungono punteggi di gran lunga superiori ai maschi in “abilità di lettura” ma anche in “abilità scientifica”. Solo in matematica le ragazze fanno un po’ meno bene dei maschi, ma si sa “la matematica è una cosa da uomini”. Nella scelta dell’università il 76% delle matricole delle facoltà umanistiche sono donne; nelle scientifiche solo il 37%. Quando però le donne si iscrivono a una facoltà scientifica, spesso sono più brave. Per converso accade anche che la partecipazione alla forza lavoro delle donne in Italia è tra le più basse dei Paesi Ocse e la più bassa in Europa. Nel 2011 solo 52 donne italiane su 100, fra i 15 e i 64 anni, lavoravano o cercavano attivamente un lavoro. In Spagna erano 69, in Francia 66, in Germania 72, in Svezia 77. Solo in Messico e Turchia erano meno che in Italia. Il risultato in sostanza è che il capitale umano del nostro Paese è sottoutilizzato perché quello femminile è usato poco e male. Parliamo quindi ancora di “questione femminile”, oppure dati alla mano proviamo ad elevare il dibattito uscendo dai consuetudinari stereotipi? Ma ricordatevi che sono donna e quindi: sono credibile? Buona festa della donna all’Italia! 

Irene Priolo per Il Resto del Carlino, 8 marzo 2014

East Side Gallery, Berlin